Il corso Triennale

Lettere Classiche

Descrizione

Il Corso di Studio triennale in Lettere classiche (N59) si struttura in diciassette esami ed è dedicato alla conoscenza delle civiltà greca e latina. In particolare, nel corso del triennio saranno acquisite competenze di natura linguistica, filologica e storico-letteraria, che hanno alla loro base la produzione dei testi greci e latini dell’Antichità.
Il Corso prevede lo studio delle fonti letterarie greche e latine in lingua originale e una loro lettura e interpretazione secondo metodologie di analisi proprie della critica letteraria, della storia della letteratura e della filologia testuale. Soprattutto nell’ultimo anno, si potranno avviare studi sugli aspetti materiali della trasmissione dei testi greci e latini e sulla loro sopravvivenza e ricezione in epoche successive e culture differenti.
Per completare la formazione dello studente di Lettere classiche, il Corso di Studio offre insegnamenti di tipo storico, archeologico, artistico, geografico e filosofico. Sono inoltre previsti corsi obbligatori di informatica di base, applicata all’umanistica digitale, e lo svolgimento di un tirocinio presso un ente pubblico o privato convenzionato con l’Ateneo. Nel corso del triennio, si richiede che lo studente acquisisca la conoscenza di una lingua straniera dell’Unione Europea equivalente al livello B1 di Inglese.

  • Classi di Laurea: L-10 – Lettere
  • Tipo di corso: Triennale
  • Area didattica: Studi umanistici
  • Scuola: Scienze Umane e Sociali
  • Dipartimento: Studi Umanistici
  • Durata: 3 anni
  • Accesso al Corso: Libero
  • Coordinatore: Prof. Giancarlo ABBAMONTE (Decorrenza 01.10.2022 – 30.09.2025)
  • Sito Web: Web docenti coordinatore
  • Ufficio Segreteria Studenti: Palazzo degli Uffici, Via Giulio Cesare Cortese, 29 – 80133 – Napoli
  • Sportello di orientamento:
    • Sede: 80133 Napoli – Via Porta di Massa 1, scala A, Piano Terra
    • Telefono: 081-2535523
    • Referente: Prof.ssa Stefania PALMENTIERI
    • Commissione: Link
  • Rappresentanti degli studenti: Marta GRILLO marta.grillo@studenti.unina.it, Tullio LEPORACE t.lepoace@studenti.unina.it, Alessio MORIGLIA a.moriglia@studenti.unina.it, Ida OREFICE ida.orefice@studenti.unina.it

Il Corso di Studio si propone di formare laureate e laureati in possesso di una solida formazione negli studi linguistici, filologici e letterari, con particolare riferimento alle civiltà antiche, greca e latina, e alle loro lingue. Allo scopo di fornire una visione il più possibile completa della civiltà greco-latina nel suo sviluppo diacronico, il Corso di Studio offre oltre alle discipline filologico-letterarie anche insegnamenti di storia, archeologia e filosofia antica. La peculiarità del Corso di Studio è l’insegnamento delle letterature e delle lingue antiche, greca e latina, attraverso lo studio di testi e documenti nelle loro lingue originali. Accanto agli insegnamenti, il Corso di Studio assicura la conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, e prevede un corso di informatica dedicato all’apprendimento delle Digital Humanities. Inoltre, il tirocinio permette un contatto con il mondo del lavoro già nel corso del triennio.

La laurea in Lettere Classiche costituisce titolo di base per l’ammissione a ulteriori percorsi formativi (Corsi di Studio Magistrale, Corsi di perfezionamento, Master di primo livello).

La durata legale del Corso di Studi è di 3 anni. È altresì possibile l’iscrizione sulla base di un contratto secondo le regole fissate dall’Ateneo (Art. 21 Regolamento Didattico di Ateneo). Lo studente dovrà acquisire 180 CFU, riconducibili alle seguenti Tipologie di Attività Formative (TAF):

  • di base, 90 CFU
  • caratterizzanti, 48 CFU
  • affini o integrative, 18 CFU
  • a scelta dello studente, 12 CFU
  • Prova finale, 5 CFU
  • Lingua straniera, 3 CFU
  • ulteriori attività formative, 4 CFU

La laurea si consegue dopo avere acquisito 180 CFU con il superamento degli esami, in numero non superiore a 20, e lo svolgimento delle altre attività formative. Gli insegnamenti integrati, composti da due o più moduli, prevedono un’unica prova di verifica.

Per acquisire i CFU relativi alle attività a scelta autonoma, lo studente ha libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati presso l’Ateneo, purché coerenti con il progetto formativo. Tale coerenza viene valutata dalla Commissione di Coordinamento Didattico del CdS. Anche per l’acquisizione dei CFU relativi alle attività a scelta autonoma è richiesto il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto.

Per essere ammessi al Corso di Studi in Lettere Classiche occorre essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all’estero, purché considerato equivalente. Per iscriversi al Corso è importante possedere alcune conoscenze di base: la capacità di comprensione di un testo scritto in italiano; la capacità di comprendere, sulla base della formazione scolastica, una lingua dell’U.E. oltre l’italiano; una preparazione scolastica nelle discipline storiche e letterarie di base della cultura umanistica. La conoscenza delle lingue greca e latina non è richiesta come indispensabile all’accesso, ma è consigliabile: per coloro che non hanno mai studiato le lingue greca e latina sono organizzati corsi di livelli progressivi a partire dal livello zero (= nessuna conoscenza di greco e latino). All’inizio del primo anno, sarà effettuata una prova d’accesso obbligatoria per accertare il possesso delle conoscenze richieste. L’esito della prova non è vincolante ai fini dell’iscrizione.

ORGANIZZATORE DI FIERE, ESPOSIZIONI ED EVENTI CULTURALI (3.4.1.2.1)
Funzione in un contesto di lavoro:
Il Corso fornisce le conoscenze e le capacità espositive necessarie ai fini della predisposizione di progetti capaci di enfatizzare il significato culturale e storico di luoghi, ricorrenze, oggetti, facendone motivo di richiamo anche attraverso un’illustrazione non superficiale dei valori sociali di cui sono portatori e del loro significato per una società della convivenza fra culture di epoche e provenienze diverse.
Competenze associate alla funzione:
Per questa professione sono necessarie conoscenze non superficiali di geografia, di storia e di archeologia, per valutare ambienti e tradizioni di riferimento, ma anche le letterature che hanno caratterizzato luoghi e popoli, dal mondo antico, greco e romano, a quello cristiano, a quello Bizantino e medievale, a quello moderno. A queste notizie sugli ambienti e le loro vocazioni è necessario che si aggiungano le competenze linguistiche e di comunicazione.
Sbocchi professionali:
Organizzatori di eventi culturali, fiere, esposizioni.

ORGANIZZATORE DI CONVENGNI E RICEVIMENTI (3.4.1.2.2)
Funzione in un contesto di lavoro:
Il Corso prepara laureati in grado di predisporre, sugli argomenti di loro competenza, incontri scientifici in cui si possano confrontare le diverse linee di studio, e di illustrarne a enti pubblici e privati l’utilità e i risultati previsti, nonché di organizzare interventi informativi adeguati a facilitare la partecipazione dei possibili fruitori.
Competenze associate alla funzione:
Per questa professione sono preziose le competenze linguistiche e di comunicazione, attraverso le quali possono essere valorizzate le iniziative su argomenti di letteratura antica, medievale e moderna, di storia antica e archeologia classica, di lingue e linguistica e così via, che rientrino nelle specifiche conoscenze che il laureato del Corso ha acquisito durante i suoi studi.
Sbocchi professionali:
Organizzatori di convegni di materie umanistiche e scientifiche e di ricevimenti.

TECNICI DELLE ATTIVITA’ RICETTIVE E PROFESSIONI ASSIMILATE (3.4.1.1.0)
Funzione in un contesto di lavoro:
Le competenze linguistiche e di comunicazione acquisite durante gli anni di formazione del CdS attraverso la valorizzazione di quanto appreso in ambito di letteratura antica, medievale e moderna, di storia antica e archeologia classica, di lingue e linguistica e così via permetteranno di stimolare la partecipazione dei possibili fruitori di eventi, seminari, strutture.
Competenze associate alla funzione:
Tutto ciò che riguarda le attività ricettive ha necessità delle competenze di un laureato che
attraverso l’uso della parola, l’esercizio alla retorica e all’arte della comunicazione sappia stimolare la partecipazione dei possibili fruitori di eventi, seminari, strutture.
Sbocchi professionali:
Tecnici della attività ricettive e professioni assimilate.

TECNICO DEI MUSEI (per la valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali) (ISTAT 3.4.4.2.1)
Funzione in un contesto di lavoro:
Il tecnico dei Musei è addetto alla valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali e partecipa alla progettazione, gestione e valutazione di iniziative di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale (ad esempio: musei, chiese, parchi archeologici, itinerari ed eventi culturali, esposizioni permanenti o temporanee), sviluppando all’interno di un gruppo di lavoro idee progettuali relative a strumenti, materiali ed eventi di informazione e promozione, curando gli aspetti organizzativi delle attività e degli eventi, identificando e attivando reti di attori da coinvolgere, definendo le risorse anche finanziarie necessarie alla realizzazione delle attività, ed identificando le forme più idonee di comunicazione e pubblicizzazione.
Competenze associate alla funzione:
Il tecnico dei Musei (detto anche Tecnico della valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali) opera come lavoratore autonomo con contratti di collaborazione o, più raramente, con contratto di lavoro dipendente. Svolge il proprio lavoro sotto la direzione di figure responsabili di marketing o con responsabili e proprietari delle strutture stesse con un’autonomia decisionale strettamente legata alle sue aree di competenza. Verso l’esterno, ha relazioni con agenzie di viaggio e tour operator, enti del turismo, catene alberghiere, aziende di promozione turistica, con la stampa ed i media.
Per pianificare queste attività, strettamente connesse all’ambiente culturale è richiesta tra le competenze specifiche di questa figura professionale una conoscenza della storia del territorio e dei beni artistici locali, che comporta nel caso particolare delle aree italiane e dei propri patrimoni archeologici, artistici e museali, una conoscenza approfondita delle civiltà greca e latina, che hanno fortemente connotato il territorio, la cultura, le usanze, il patrimonio folklorico e letterario e le lingue della penisola italiana
Sbocchi professionali:
La figura del tecnico dei Musei e della valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali è prevista tra le professioni all’interno di enti pubblici come MIBACT, Regioni, Enti dei parchi territoriali e Comuni (livello D); il tecnico dei Musei e della valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali può essere anche un lavoratore autonomo che all’interno di uno studio professionale collabora con gli enti pubblici.

TECNICI DELLE BIBLIOTECHE (ISTAT 3.4.4.2.2.)
Funzione in un contesto di lavoro:
I tecnici delle biblioteche sono addetti all’assistenza del pubblico e all’orientamento all’interno di una biblioteca o di una mediateca: essi seguono e consigliano i lettori nell’uso della biblioteca, dando informazioni sui servizi di biblioteca/mediateca, sui regolamenti, sulla Carta dei servizi, sulle condizioni d’accesso; essi seguono i lettori nell’uso dei cataloghi, delle banche dati e degli indici con cui sono organizzate le biblioteche, indicando non solo gli strumenti a disposizione in sede, ma anche le risorse esterne e i percorsi migliori per ottenere risposte adeguate alle esigenze del lettore; assistono i lettori nelle varie fasi delle loro ricerche; catalogano e sistemano i libri negli scaffali; controllano la circolazione dei libri da e per la biblioteca
Competenze associate alla funzione:
I tecnici delle biblioteche operano come lavoratori assunti a T.I. o a T.D. all’interno di biblioteche, archivi, pubblici e privati e svolgono il proprio lavoro (di livello D) sotto la direzione di figure responsabili della biblioteca o dell’archivio in cui operano (funzionari e dirigenti). I laureati in Lettere Classiche, soprattutto se si tiene conto dell’introduzione dei 2 CFU di Tirocinio, sono in possesso delle competenze di lingua latina e greca e di storia della trasmissione delle opere letterarie e documentarie dell’antichità; essi inoltre hanno conoscenze di storia del libro antico a partire dai supporti antichi (rotoli, tavolette) fino ai codici medioevali e agli incunaboli. Queste competenze permettono di utilizzare al meglio i laureati in Lettere classiche come Tecnici delle biblioteche soprattutto nelle sezioni Manoscritti e Rari delle biblioteche pubbliche e private italiane. In considerazione del fatto che l’Italia possiede il patrimonio librario antico (III a.C.−XVII d.C.) più vasto del mondo e che esso è scritto per la massima parte in latino, le competenze acquisite con la laurea in Lettere classiche permettono al tecnico delle biblioteche con tale formazione classica di descrivere e catalogare i documenti librari antichi (ad esempio, di lavorare per il sistema nazionale di descrizione dei manoscritti ManusOnLine).
Sbocchi professionali:
La figura di tecnico delle biblioteche è prevista tra le professioni soprattutto all’interno del
MIBACT, ma anche in altri enti pubblici come Regioni, Enti dei parchi territoriali, Comuni, Scuole e Atenei; il tecnico delle biblioteche può anche lavorare in biblioteche, fondazioni culturali e archivi privati.