Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema: ROSAZZURRO

ROSAZZURRO

Il Seminario, “Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema”, guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con il supporto di Ludovico Brancaccio (montatore) e di Francesco Amoruso (Laboratorio di Scrittura. Tra le pagine e la melodia), Gianluca Della Corte (Laboratorio di Audiovisivi e multimediali) e Marianna Lucia Di Lucia (responsabile delle rubriche cinematografiche sui social), resterà sulla superficie della pelle, che Bodei considera il limite estremo dell’esistenza umana. Su questo tessuto poroso, la polarità tra rosa e azzurro, e tra maschile e femminile, si rivelerà scivolosa. Gli azzurro-vestiti, raffigurazione di un eroismo terrestre intessuto di cielo, apriranno il varco verso un mondo dominato dalle contaminazioni. Nei corpi che si librano e si liberano nella danza, la grazia leggera tenacemente coltivata di Billy Elliot incrocerà la natura pesante e sgraziata di Tonya, una combattente invincibile, se in equilibrio sui pattini. Il corpo danzante tra due sessi di Girl farà, tra lividi e tagli, da trait-d’union a Les Garçon Sauvages che, in un’isola-ostrica e in un misto di rosa e azzurro, passeranno dentro una viscosa sessualità fluida, diversa dalla mutazione chirurgica operata nel film di Almodovar, La piel que habito, dove la pelle-pellicola diventerà gabbia impenetrabile. Il mostruoso e l’orrendo saranno sublimati nella Pelle di Casanova, dove il margine cutaneo deformante renderà visibile e tangibile la solitudine degli emarginati. Il sacrificio del corpo scorticato dalla cultura dell’immagine, nel progetto Corpus Dominae (presentato da Carmen Ammendola, Carmen Lega, Annachiara Monaco, Cinza Cigliano, Valeria Iannaccone) prenderà la forma di un rito funebre, preludio di confessioni a voce che solo nella pelle esposta troveranno il loro riparo. Con il primo piano di un volto femminile su sfondo rosa il percorso si chiuderà con Non è il momento del cantautore Luk, (Enzo Colursi) e il video del regista Alessandro Freschi (Frè), un brano musicale e visivo che si fa brandello di anima, ancora rosa di carne, ma dissanguato d’amore.

Giovedì 16 maggio 2019, aula Piovani (ore 13-15)

 

IL SEMINARIO CORRISPONDE A 4 CFU ed è APERTO A TUTTI