Scritture in transito tra letteratura e cinema: Il Primo Piano. La scoperta del volto umano

IL PRIMO PIANO. La scoperta del volto umano

Il seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema”, guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con Ludovico Brancaccio (montatore) e con il supporto di Flavia Salerni e Roberto P. Ormanni, partirà dalla scoperta del volto umano nel mondo «microfisionomico» del cinema muto (Balàzs). Michela Iovino ci metterà di fronte a una pistola fumante, puntata contro gli spettatori in The great train robbery. È un ‘primo piano emblematico’ che decreta la nascita del personaggio cinematografico. I primissimi piani di Sergio Leone saranno accostati ai volti ingigantiti di Giovanna D’Arco, della Nana di Godard e di Persona di Bergman. Andrea Panico inquadrerà il volto e la maschera del Totò di Pasolini, aprendo il varco alla scarnificazione del viso. L’ingombrante testa di Frank, fatta di una cartapesta bagnata da lacrime invisibili, avrà la consistenza materica del volto incartapecorito del Vegliardo sveviano. Cancellando tutte le linee e i solchi del tempo su un viso conosciuto, Roca rappresenterà la malattia dell’alzheimer. L’immagine-affezione di Deleuze sarà descritta attraverso i primi piani di Schiava d’amore che porteranno il volto intensivo di Olga ad essere colto, nel suo mutare, da «un cuore partecipe» (Balàzs). La scomparsa del volto, il devisage, sarà collegato all’effetto Timante e alla tendenza a rovesciare il primo piano, riprendendo di spalle quel «lampo della nuca» già dominante nei versi dei poeti. Sarà alla fine proprio un primo piano impossibile, destinato a non comparire mai sullo schermo, il punto nel vuoto dove gli sguardi di un uomo e di una donna senza memoria potranno tornare a unirsi.

Giovedì, 11 maggio 2017 – Aula Piovani (13-15)