
Scritture in transito tra letteratura e cinema: Cadaveri e resurrezioni
Il seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema”, guidato da SILVIA ACOCELLA (Letteratura italiana contemporanea) con LUDOVICO BRANCACCIO (montatore) e con il supporto di FLAVIA SALERNI e ROBERTO P. ORMANNI, si aggirerà intorno al corpo morto dell’uomo.
Sulla soglia di un cimitero incontrerà Il fu Mattia Pascal, che porterà fiori alla propria tomba. Avere a che fare con la parte viva della morte è il mestiere di ogni imbalsamatore, come il Federico Ruysch di Leopardi con le sue mummie ornate di fiori dalla figlia. Il respiro dell’uomo ci guiderà tra tombe troppo animate e corpi solo apparentemente senza vita. Parla con lei è l’imperativo che guiderà la cura di una donna in coma, amata oltre ogni limite. E per un bacio Dracula di Bram Stoker passerà tra il volgere dei secoli e delle sorti umane.
Con Il sesto senso di un bambino che “vede i morti” si riempirà lo schermo di “larve luminose”, come Serafino Gubbio chiamava le ombre cinematografiche. “Si fa cinema con i morti” (Morin) e Rosi indugerà sui corpi dei naufraghi, ammassati nelle stive di Fuocoammare, senza volto e senza nome. Il corpo di Cristo spirato, mantenuto da una madre in piedi, nella Pietà Rondanini, sarà il corrispettivo del respiro ostinato di un Revenant: pneuma, spirito vitale, “anima” per i latini, questo respiro, che farà condensa sulla macchina da presa, è anche l’unico suono percepibile davanti al sepolcro vuoto di Cristo.
Giovedì 6 aprile. Aula Piovani (ore 13-15)