RIPARAZIONI

RIPARAZIONI

Il seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema”, guidato da SILVIA ACOCELLA (letteratura italiana contemporanea) con il supporto di LUDOVICO BRANCACCIO (montatore) e WALTER MONTAGNA (film-maker) analizzerà le cose rotte e poi riparate, diventate perciò più preziose. La poesia stessa per Heaney è riparazione. La bacchetta spezzata e ricomposta che, nel Concerto, riunisce il suono di due violini, uno reale, l’altro cancellato dal torto della storia, aprirà il varco a tutto ciò che è stato danneggiato perché trovi riparo nel pulviscolo filmico, in quella consistenza luminosa che ricorda le «gocce d’oro» della poesia di Saba. All’arte giapponese del Kintsugi, che ripara le crepe riempendole d’oro, saranno accostati il meccanismo universale del mondo di Hugo Cabret, dove ogni pezzo ha il suo scopo, lo scotch che aggiusta le pagine strappate de Il piccolo principe e diventa pista nel deserto, le ‘mani d’oro’ di The repairman e quelle che nel garage di Gran Torino tentano di ricomporre il mito americano. Anche le vite possono essere ‘rotte’, come ricorda Frida Kahlo, e allora le affilate mani di forbice che non possono abbracciare e quelle di una dying girl che taglia libri per non dimenticare si intrecciano a mani che si servono del trucco, con pennellate tanto più pesanti quanto più profondo è il dolore, per coprire le cicatrici: una forma umanissima di pietà che dai visi ‘sconciati’ di Pirandello arriva ai volti di Jocker, di Cheyenne e a quello di un incubo infantile di Tim Burton, non vinto e dissolto, ma riparato e custodito nel pulviscolo filmico.

Giovedì 5 maggio 2016, Aula Piovani (ore 13-15)