
Rappresentazione teatrale “Il falcone d’Albanella” a cura degli studenti del DSU
Martedì 27 maggio, ore 12:00, presso il Teatro Stabile Galleria Toledo
Sinossi
Correva l’estate del 1600. Una famiglia di nobili napoletani si affaccia ogni sera sulla loggia del suo castello per passare le lunghe serate ad Albanella. Le fate dei racconti di Basile, gli animali parlanti delle villanelle e i paladini dei poemi eroici si mischiano con i loro sogni, con gli amori impossibili, in una sorta di avanspettacolo musicale del barocco. Lorenzo, servo innamorato d’Isabella, non si rassegna e scopre che nelle canzoni e nei racconti si nasconde la verità delle loro vite. Lui è come i falconi, che guardano la luce senza accecarsi.
Altre informazioni sullo spettacolo
Il falcone d’Albanella è forse il primo esempio di un genere mai esplorato, che potrebbe essere etichettato come «documento drammatizzato». I personaggi, l’ambientazione e l’argomento partono da un documento vero, conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli: un inventario di beni che ci mostra come vivevano e cosa leggevano i Gómez: una famiglia di feudatari napoletani di origine spagnola che dimorava nel loro castello, nel Cilento, verso il 1600. Da questo caso concreto è nata l’idea di mostrare la storia visibile, unitamente a quella clandestina, e forse più importante, fatta di sogni e di amori mai scritti. L’uno e l’altro mondo vengono comunicati dalla finzione: dai paladini di Ariosto, dalla lirica spagnola, e soprattutto dalla fantasia, dalle connessioni magiche diffuse nella cultura napoletana del periodo, dalle metamorfosi classiche alle villanelle rinascimentali, dalla Fisiognomica di Giovan Battista della Porta alle fiabe popolari di Giovan Battista Basile.
Attraverso tutti questi elementi vogliamo ricordare quella Napoli del Seicento dove si leggeva e si cantava in italiano, in napoletano e in spagnolo.
La compagnia
La compagnia Gli ardenti nasce dal laboratorio di teatro plurilingue sostenuto dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, su iniziativa della ispanista Flavia Gherardi e di Ignacio Rodulfo Hazen, storico e teatrante, per esplorare i contrassegni e le potenzialità del regime di convivenza tra lingua e musiche nel repertorio drammatico napoletano di Cinque e Seicento. L’entusiasmo per la ricerca e il teatro si è diffuso tra un gruppo di studenti, studiosi, cantanti, attori, professionisti e dilettanti, che nutrono l’elenco dei protagonisti di questa rappresentazione: Ludovica Colameo, Luca Arbore, Cristiano Scotto di Galletta, Chiara Malvano, Valeria Altieri, Maria Crisci, Ilaria Lanzetti, Mariaelena Gargiulo, Angela Guerriero, Francesca Sacco, Simone Sacconi, Matteo Ferrantino, Maria Teresa Cavaliere, Claudia Quintieri, Francesco Bianco.
Lo spettacolo è aperto a tutti gli studenti, i docenti e il personale del dell’ateneo.