La messa in scena delle cose

LA MESSA IN SCENA DELLE COSE

Il seminario  “Scritture in transito tra letteratura e cinema“, guidato da SILVIA ACOCELLA (letteratura italiana contemporanea) con il supporto di LUDOVICO BRANCACCIO (montatore) e WALTER MONTAGNA (film-maker) partirà dal design e dalla sua proiezione cinematografica, “messa in scena della forma delle cose“.
Il cinema, secondo Metz, incarna l’oggetto come feticcio, esponendolo allo sguardo umano, che lo contempla in una percezione immaginativa (Husserl) e se ne prende cura (Heidegger). Seguiremo questo sguardo mentre illumina nel buio le rovine, dai frammenti del passato, nella pinacoteca del Satyricon di Fellini, a quelli di un amore, nel Museo dell’innocenza di Pamuk.
La luce sostanziale del bicchiere di latte de Il sospetto di Hitchcock ci guiderà fino al “bianco degenerato” del latte di Arancia meccanica .
Bianca è anche la busta che danza in una sequenza di American beauty, custodendo la bellezza invisibile del mondo. Perché persino un’assenza può essere messa in scena sullo schermo, come accade nella partita di tennis di Blow-up o con un pallone da calcio nel cuore di un villaggio africano: a furia di passarselo, giocarci e crederci, i ragazzi sul campo scopriranno che è fatto della materia dei sogni e che a loro appartiene. Perciò lo “toglieranno dalla scena” come cosa preziosa da custodire in segreto.

Giovedì 7 aprile 2016, aula Piovani (ore 13-15)