
La cultura dell’antico a Napoli nel Secolo dei Lumi
La cultura dell’antico a Napoli nel Secolo dei Lumi
L’8 marzo 1759 a Parigi il Consiglio di Stato revocava il privilegio di stampa dell’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri. A causa di questo divieto D’Alembert lasciava la direzione dell’opera che aveva diretto con Diderot dal 1751.
Il 6 ottobre 1759 a Napoli Carlo di Borbone si imbarcava per la Spagna di cui avrebbe assunto il governo.
Questa coincidenza cronologica (1759) è motivo per una riflessione sul fatto che le due circostanze nei rispettivi luoghi segnarono ugualmente la conclusione di un periodo di grandi trasformazioni.
Il progetto editoriale dell’Encyclopédie, completato clandestinamente da Diderot solo nel 1772 fu efficace strumento di divulgazione dei principi illuministici. Questi principi trovarono a Napoli fin dal primo momento terreno fertile nei circoli intellettuali napoletani, alimentando un nuovo filone di studi naturalistici e giuridici, finendo anche per influenzare la gestione del potere regio. Ma quanto lo spirito nuovo del secolo contribuì a modificare anche quell’interesse per il mondo antico che a Napoli si era fino ad allora espresso negli studi antiquari e nella pratica del collezionismo?
Due giornate di studio saranno dedicate ad una riflessione sull’idea dell’antico nella visione politica di Carlo e Ferdinando IV di Borbone, nella concezione storico-filosofica degli intellettuali partenopei, nel gusto e nei comportamenti della società del tempo prendendo in esame il periodo compreso tra il 1707 (inizio del viceregno austriaco) e il 1799 (repressione della Repubblica partenopea).
L’evento è organizzato da Carmela Capaldi in collaborazione con Arturo De Vivo, Carlo Gasparri, Edoardo Massimilla, Massimo Osanna, Valeria Sampaolo ed è il frutto della sinergia attiva tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli nella persona del Direttore Paolo Giulierini ed il Parco Archeologico di Ercolano nella persona del Direttore Francesco Sirano.