In uno scenario culturale in cui si chiede alle comunità scientifiche di produrre “actionable scientific knowledge” e di coltivare conseguentemente nuove alleanze con Istituzioni, mondo del lavoro e della cultura, il Dottorato in Mind Gender and Language intende promuovere l’occupabilità dei dottori di ricerca intercettando i bisogni culturali e formativi espressi dal territorio regionale, nazionale ed internazionale.
Il professionista formato attraverso il dottorato sarà in grado di: a) adottare consapevolmente modelli teorici complessi, coerenti con le prospettive teoriche ed epistemologiche adatte allo specifico ambito di ricerca e intervento; b) scegliere e sviluppare metodologie appropriate per raccogliere e analizzare dati a scopi scientifici e applicativi (metodi qualitativi, quantitativi o misti; disegni di ricerca trasversali e longitudinali; c) interpretare i risultati raggiunti in modo coerente rispetto alla letteratura esistente sul tema ed essere in grado di divulgare e disseminare le nuove conoscenze raggiunte e le metodologie validate.
Il Dottorato di ricerca rappresenta pertanto un requisito di accesso per l’occupazione (assegnista di ricerca, ricercatore) nell’ambito dell’alta formazione alla ricerca da realizzare nell’ambito di Atenei e dei centri di ricerca ed enti pubblici e privati (Università, CNR, IRCSS) ma offre anche l’opportunità di migliorare diverse competenze professionali, favorendo alla fine del percorso, l’accesso a differenti ambiti lavorativi.
Le competenze sviluppate nell’arco del triennio di alta formazione possono infatti orientare il professionista verso enti di ricerca pubblici o privati, verso settori educativi o clinici nella pubblica amministrazione, oppure verso aziende o cooperative che offrono servizi alla persona o alle organizzazioni. Qui di seguito alcuni degli ambiti privilegiati: per quanto riguarda l’intervento assistenziale, associazioni, fondazioni, aziende e strutture pubbliche (Aziende sanitarie, centri di riabilitazione, di programmazione ed intervento psico-sociale territoriale, associazioni sportive, biblioteche, istituti scolastici, istituzioni giudiziarie, ecc.), ma anche agenzie di ricerca di mercato o enti di comunicazione, testate giornalistiche, centri per l’impiego, selezione del personale, gestione delle risorse umane, diversity management, mediazione culturale, transazioni e traduzioni.
Inoltre, l’alta formazione professionalizzante (livello 8 del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’Apprendimento Permanente) è un titolo preferenziale per profili qualificati di consulenti, esperti, manager nell’ambito di diversi contesti culturali, formativi, produttivi. Particolare attenzione viene posta alla relazione con il mondo dell’impresa e della pubblica amministrazione in un’ottica di innovazione.
Infine, la partecipazione del dottorato in programmi di dottorato industriale, in programmi coerenti con il PON ricerca e innovazione, con le finalità del Piano Nazionale delle Ricerca (PNR), del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Sistema Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) hanno contribuito ad ampliare le prospettive occupazionali e professionali del dottorato verso il mondo dell’impresa e della pubblica amministrazione.