Laboratorio delle epistemologie e pratiche dell’educazione

Responsabile scientifico: prof.ssa Maria Rosaria Strollo

Obiettivo formativo del laboratorio è favorire nello studente un approccio epistemologicamente consapevole ed aperto all’autoriflessione ed alla revisione del proprio apparato teorico e metodologico in relazione alla formazione in età adolescenziale ed in età adulta.

La consapevolezza del carattere implicito dei modelli di azione ha introdotto nel panorama pedagogico dell’ultimo decennio una molteplicità di percorsi pratico operativi finalizzati alla formazione dei formatori, riconducibile ai filoni narrativi ed autobiografici. Il laboratorio di epistemologia e pratiche dell’educazione intende coniugare il metodo autobiografico allo studio in chiave sincronico-comparativa dei modelli contemporanei di formazione al fine di favorire una scelta consapevole non solo del modello di riferimento, ma anche degli strumenti operativi più adeguati, consentendo una più attenta revisione degli stessi attraverso l’attivazione di dispositivi di autoriflessione. Questo approccio metodologico consente ai formatori di divenire attivi costruttori dei presupposti teorici a partire dai quali interpretare la propria esperienza formativa, piuttosto che fornire un quadro interpretativo esterno che limiterebbe la possibilità di scelte critiche.

Il percorso formativo è diviso in due momenti: il primo ruota attorno all’analisi dei principali modelli di formazione in chiave pedagogica, mettendone in luce le radici storiche e collocandoli poi nel contesto contemporaneo; il secondo, di tipo laboratoriale, caratterizzato da tre tappe (1. Pluralità di punti di vista = pluralità di modelli di riferimento = disordine (soggettivo); 2. comparazione = ordine (soggettivo); 3. scelta = capacità di gestire il disordine = conoscenza SOGGETTIVA= modello soggettivo provvisorio), è finalizzato alla scelta esplicita di un modello ed alla ricostruzione del percorso culturale ed esperienziale – formale, non formale ed informale – da cui è emersa la scelta, vissuta comunque, in termini di provvisorietà.

Nella prima fase, attraverso un ciclo di lezioni frontali, vengono analizzati i principali modelli di interpretazione del processo formativo presenti in letteratura, dei quali si mettono in evidenza le caratteristiche contrastanti ed i nuclei problematici comuni.

La seconda fase del percorso comparativo prevede un momento laboratoriale nel corso del quale, una volta individuato il modello di riferimento a seguito della comparazione, lo studente ricostruisce in forma ipertestuale il percorso culturale a partire dal quale ha operato la scelta, tenendo conto del fatto che essa è stata orientata oltre che dalla sua storia di vita quotidiana (primo livello), anche dalla selezione degli input culturali ricevuti nel corso della formazione formale (secondo livello). Si viene configurando così un modello reticolare all’interno del quale è possibile individuare nodi che si riferiscono alla formazione informale, alla formazione non formale, ma anche a quella formale.

La scelta dell’ipertesto come strumento di costruzione di questo modello reticolare di interpretazione del processo di formazione è connessa al fatto che questo strumento consente di esplicitare i molteplici percorsi attraverso i quali è possibile ricostruire il proprio processo di costruzione di un modello di formazione, avendo al contempo sempre presenti i collegamenti ineludibili tra contributi offerti dai percorsi formali, non formali ed informali. Attraverso lo strumento ipertestuale, ed in particolare attraverso i collegamenti tra le tre sezioni dell’ipertesto, è possibile, infatti, cogliere come alla radice dei processi di modellizzazione dell’azione, non risieda un processo lineare che va dall’informale al formale, ma processi circolari a partire dai quali tra input formale ed input informale si viene a costituire un rapporto di reciproca regolazione. L’ipertesto, dunque, sfuggendo alla logica rigidamente lineare e sequenziale, peculiare del testo narrativo, consente di mettere in risalto la rete di interconnessioni sottesa ai processi di modellizzazione delle azioni formative.

 

Sede
via Porta di Massa, 1
Scala C, Piano 3°, livello V

Orario di apertura: dal Lunedì al Venerdì, 10-18

Utenza: dottorandi di Pedagogia, studenti e tesisti di Pedagogia

Sito: www.lepe.unina.it