Il Corso di Laurea Magistrale in Patrimonio Culturale, Storia delle Arti e Museologia / Cultural Heritage, Art History and Museum Studies – ChARTaM raccoglie e interpreta l’esigenza di un progetto formativo di studi avanzati in ambito storico-artistico, per offrire un percorso di studi che coniughi sviluppo delle conoscenze e metodologie della ricerca con una formazione anche professionalizzante, affiancato da una vocazione internazionale, mirata alla progettazione di un Double Degree (DD) a offerta multipla.
Il corso ha l’obiettivo di formare laureate e laureati specialisti nel campo del patrimonio culturale, con particolare riguardo ai beni storico-artistici, che, muovendo da una già acquisita conoscenza delle diverse problematiche dei beni culturali, maturino avanzate competenze di carattere teorico, storico e critico-metodologico nelle diverse aree e negli ambiti cronologici relativi allo sviluppo delle arti, sulla base di un approccio interdisciplinare che include le più avanzate strategie volte alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Il CdS si caratterizza per alcuni elementi che ne connotano l’approccio innovativo e l’attrattività:
1) l’interdisciplinarità, che deriva dall’apporto integrato di diverse discipline, di carattere sia teorico che pratico, ai fini dell’interpretazione, della conservazione e della comunicazione del patrimonio culturale.
2) l’intersettorialità, che punta sulla convivenza tra educazione alla ricerca e formazione professionalizzante, grazie alle collaborazioni con istituzioni museali, enti di ricerca e imprese culturali.
3) l’approccio laboratoriale, secondo cui la didattica frontale è affiancata, oltre che da incontri seminariali e sopralluoghi, anche da attività di carattere pratico, laboratoriale ed esperienziale.
4) l’internazionalità che, grazie agli accordi da stipulare con i partner stranieri, potrà garantire non soltanto la possibilità che una quota di studenti possa conseguire il Double Degree, ma determinerà anche una maggiore apertura internazionale e occasioni di scambio per gli studenti che compiranno il loro intero percorso di studi presso l’Ateneo federiciano.
ll CdS intende offrire agli studenti un percorso formativo innovativo per preparare i futuri storici dell’arte e professionisti nei diversi settori dei beni culturali, nella consapevolezza che solo una formazione ricca e articolata, che tenga conto di competenze diverse e sfaccettate, possa consentire un ampio ventaglio di sbocchi professionali.
Gli obiettivi formativi specifici del CdS declinano e precisano quelli della classe LM-89 Storia dell’arte. Sulla base di questa premessa, il CdLM ChARTaM si propone di offrire una formazione di alto livello, mediante una didattica solida e innovativa, finalizzata alla preparazione di professionisti nei campi della ricerca scientifica, della didattica, della tutela, della conservazione, della valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, con funzioni di elevata responsabilità sia nel settore pubblico (soprintendenze, musei, amministrazioni ed enti locali, scuole e istituti di alta formazione), sia in quello privato (fondazioni, associazioni e istituti culturali, gallerie, fiere e case d’asta, laboratori di restauro e diagnostica, editoria digitale e tradizionale, etc.).
Gli obiettivi formativi del CdLM sono riassumibili nel conseguimento delle conoscenze scientifiche, teoriche, metodologiche e delle competenze operative relative al patrimonio culturale, alla storia dell’arte e alla museologia.
Costituiscono obiettivi formativi specifici:
– conseguire competenze scientifiche teoriche, metodologiche e operative nel settore della storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea, anche per consentire l’accesso a scuole di specializzazione e dottorati di ricerca;
– saper gestire in posizione di responsabilità istituti pubblici e privati, organismi di tutela, uffici pubblici e fondazioni deputati alla conservazione, catalogazione, valorizzazione, gestione dei beni archeologici e artistici;
– possedere avanzate competenze di carattere metodologico ai fini della ricerca storico-artistica e dell’esegesi critica nelle diverse aree e nei diversi settori cronologici relativi allo sviluppo dei manufatti e delle arti (architettura, pittura, scultura, arti applicate dal medioevo all’età contemporanea).
Il Corso è progettato per fornire agli studenti conoscenze avanzate, funzionali alla ricerca scientifica nei diversi settori cronologici e tematici dell’area storico-artistica; competenze teoriche e pratiche relative alla conservazione, gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale; capacità operativa nel campo dell’informatica applicata a specifici ambiti dei beni culturali, come la catalogazione dei beni storico-artistici.
Il CdLM ChARTaM è strutturato in percorsi, articolati in quattro curricula (medievale, moderno, contemporaneo, museale), finalizzati all’acquisizione di una preparazione storico-artistica sia nell’accezione cronologica, scandita nelle declinazioni per macro-periodi, che nella componente che comprende gli aspetti comuni della disciplina nei campi della museologia, della critica, del restauro e della tutela del patrimonio culturale.
Il CdLM ChARTaM si basa su didattica frontale, esercitazioni, attività seminariali, laboratoriali e di tirocinio. Si articola in due anni nei quali sono previsti dodici esami, sette dei quali al primo anno e cinque al secondo, compresa la prova finale. Per il conseguimento della laurea lo studente dovrà aver acquisito i 120 crediti formativi previsti dall’Ordinamento.
Il piano dell’offerta formativa viene definitivo annualmente dalla Commissione per il coordinamento didattico del CdS, che controlla la coerenza con gli obiettivi descritti e la congruenza dei contenuti, verifica le propedeuticità e valuta i pesi in crediti.
Sono previsti un tirocinio di 6 CFU (pari a 150 ore) e 2 laboratori (per un totale di 6 CFU). Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti formativi universitari, ivi compresi quelli relativi alla prova finale.
Nello specifico, il piano di studio del CdLM ChARTaM prevede al primo anno tutti gli insegnamenti di base e caratterizzanti, per un totale di 7 esami e 60 CFU: un primo esame di base, obbligatorio e connotante di ciascun percorso, seguito da un ulteriore esame a scelta tra le discipline utili a integrare la formazione di base con l’approfondimento, a seconda del percorso prescelto, della storia dell’arte medievale, moderna o contemporanea, o della museologia. Questi primi due esami, ai quali è riservato un numero notevole di CFU (24), costituiscono il solido sostrato di base sul quale ciascuno studente può poi liberamente costruire il proprio itinerario formativo, scegliendo altri insegnamenti tra quelli proposti nei vari ambiti disciplinari: le discipline archeologiche e architettoniche, quelle metodologiche per la documentazione, quelle economiche e giuridiche, e ancora altri due insegnamenti a scelta tra le discipline storico-artistiche.
Al secondo anno lo studente potrà scegliere tre insegnamenti all’interno dell’ampia offerta delle attività affini e integrative, anch’esse differenziate per curricula, in modo da definire meglio il proprio percorso in relazione alla prova finale, ma anche per ampliare le proprie conoscenze in altre direzioni, approfondendo aspetti di differenti ambiti tematici e cronologici.
Le discipline affini e integrative – nelle quali rientrano quelle letterarie, storiche, sociologiche e storiche, nonché le discipline dello spettacolo – includono anche insegnamenti inerenti alla diagnostica, alla conoscenza dei materiali e dei procedimenti esecutivi. La volontà di consentire agli studenti la massima flessibilità nell’organizzazione del proprio itinerario formativo, oltre alla possibilità di affinare particolarmente la propria specializzazione in un determinato ambito cronologico o tematico, ha infatti determinato la scelta di inserire tra le discipline affini e integrative anche alcuni insegnamenti afferenti a SSD già presenti nelle attività caratterizzanti.
Le conoscenze acquisite si completano nell’area delle ulteriori attività formative: vi rientrano le attività laboratoriali, uno dei punti di forza della didattica del CdLM ChARTaM, con un’ampia offerta di laboratori tra i quali lo studente può sceglierne due, confrontandosi con attività pratiche che spaziano dall’informatica per i beni culturali alla catalogazione delle opere d’arte, dalla diagnostica artistica alla redazione di testi storico-critici e progetti, dalla didattica museale al riconoscimento delle differenti tecniche grafiche, ma anche laboratori metodologici sulle fonti storico-artistiche e di ricerca bibliografica e archivistica.
Le ulteriori attività formative includono anche i tirocini formativi e di orientamento, sia intra moenia che extra moenia (inclusi quelli all’estero).
I laureati che intendono iscriversi al Corso di Laurea magistrale in Cultural Heritage, Art History and Museum Studies / Patrimonio culturale, Storia delle arti e Museologia (ChARTaM) (LM-89 Classe delle lauree magistrali in Storia dell’arte) devono dimostrare di possedere competenze e capacità che si ritengono acquisite da uno studente che abbia conseguito la laurea ai sensi del D.M. 1648/2023, oppure ai sensi del D.M. 270/2004 o del D.M. 509/1999, e che nella precedente carriera abbia sostenuto esami nei seguenti raggruppamenti di Settori Scientifico-Disciplinari, maturando in ogni raggruppamento un numero minimo di 18 CFU, per un totale di almeno 54 CFU:
• almeno 18 CFU nei SSD: ARTE-01/A (ex L-ART/01) Storia dell’arte medievale; ARTE-01/B (ex L-ART/02) Storia dell’arte moderna; ARTE-01/C (ex L-ART/03) Storia dell’arte contemporanea; ARTE- 01/D (ex L-ART/04) Museologia e critica artistica e del restauro;
• almeno 18 CFU nei SSD: ITAL-01/A (ex L-FIL-LET/10) Letteratura italiana; LATI-01/A (ex L-FIL-LET/04) Lingua e letteratura latina;
• almeno 18 CFU nei SSD: HIST-01/A Storia medievale (ex M-STO/01); HIST-02/A Storia moderna (ex M-STO/02); HIST-03/A Storia contemporanea (ex M-STO/04).
Al Corso di Laurea Magistrale in Cultural Heritage, Art History and Museum Studies / Patrimonio culturale, Storia delle arti e Museologia (ChARTaM) possono inoltre accedere gli studenti in possesso del diploma universitario di durata triennale o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo.
Inoltre, sono richieste:
La verifica della personale preparazione dello studente e del possesso dei requisiti curriculari avviene con modalità definite dal Regolamento del Corso di Laurea.
(2.5.3.4.2) ESPERTO D’ARTE
Funzione in un contesto di lavoro
Professionisti di elevata qualificazione (storico dell’arte, esperto di arti figurative, critico d’arte) in grado di condurre ricerche nel campo della storia dell’arte e della produzione estetica, applicando le proprie conoscenze per valutare, identificare e promuovere opere d’arte e artisti. Svolgono e/o coordinano attività di ricerca e di studio che prevedono l’impiego di analisi stilistiche, critico-filologiche e archivistico-documentarie; partecipano al dibattito scientifico con conferenze, convegni, seminari, pubblicazioni; si occupano di catalogazione e documentazione di opere e manufatti; affiancano il lavoro di restauro; svolgono attività didattica e divulgativa; collaborano con giornali, riviste e pubblicazioni specializzate; forniscono consulenze ed effettuano stime e perizie nel mondo del mercato dell’arte, per enti pubblici o privati; organizzano manifestazioni e mostre; curano e partecipano alla realizzazione di cataloghi e pubblicazioni; gestiscono gallerie d’arte.
Competenze associate alla funzione
Gli esperti d’arte possiedono avanzate conoscenze scientifiche, metodologiche e teoriche in relazione alla storia dell’arte, dall’età medievale al contemporaneo. Hanno maturato conoscenza e capacità di applicare metodi e tecniche aggiornati ai fini della ricerca, dello studio, dell’esegesi critica, dell’analisi tecnica e della catalogazione dei manufatti artistici. Sono in grado di analizzare le problematiche della gestione, conservazione e restauro del patrimonio artistico, monumentale e documentario. Hanno maturato conoscenze che consentono di effettuare ricerche bibliografiche e redigere elaborati utilizzando criticamente le fonti documentarie e la letteratura relativa agli ambiti cronologici d’interesse. Sono in grado di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica nell’ambito della storia dell’arte e della promozione e valorizzazione del patrimonio culturale. Utilizzano fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, con riferimento ai lessici disciplinari.
Sbocchi occupazionali
Gli esperti d’arte possono trovare impiego presso Enti Locali e uffici territoriali dell’Amministrazione dello Stato nel settore dei beni culturali, come soprintendenze e musei; in musei privati, gallerie d’arte, antiquari, case d’asta; in società private e cooperative che forniscono consulenze e servizi nel settore dei beni storico-artistici o operanti nei settori del restauro, dell’editoria, della pubblicistica, dell’informazione e della comunicazione multimediale.
Come liberi professionisti, possono svolgere attività di consulenza, cura e allestimento di mostre, realizzazione di cataloghi, comunicazione e divulgazione di eventi artistici.
Previo superamento dell’esame di abilitazione secondo la normativa vigente, possono accedere alla categoria professionale delle guide turistiche; previo superamento delle prove di ammissione, possono accedere alle Scuole di specializzazione in beni storico-artistici per la formazione dei dirigenti del Ministero della Cultura.
(2.5.4.5.3) CURATORE E CONSERVATORE DI MUSEI
Funzione in un contesto di lavoro
Curatore e conservatore museale sono solo due delle molteplici professionalità associate all’unico codice ISTAT (2.5.4.5.3), motivate dall’ampia differenziazione delle attività e delle figure professionali museali.
(https://professioni.istat.it/sistemainformativoprofessioni/cp/scheda.php?id=2.5.4.5.3%27)
I professionisti compresi in questa qualifica conducono ricerche, acquisiscono, valutano e garantiscono la conservazione di artefatti di interesse storico, culturale o artistico, di opere d’arte; ne rendono disponibile la documentazione su supporti digitali o analogici; organizzano attività di promozione, mostre ed eventi. Il curatore e conservatore di musei coordina le attività di tutela e conservazione delle collezioni (inventariazione e catalogazione, indagini diagnostiche, manutenzione ordinaria e straordinaria) e ne rende disponibile la documentazione su supporti digitali o analogici. Coordina le attività di ricerca, cura i servizi di prestito e di movimentazione delle opere. Progetta e organizza attività espositive permanenti e temporanee, attività divulgative, percorsi didattici mirati alla valorizzazione e fruizione delle collezioni.
Competenze associate alla funzione
Hanno maturato capacità di analisi delle problematiche della gestione, conservazione e restauro del patrimonio artistico, monumentale e documentario. Possiedono avanzate conoscenze scientifiche, metodologiche e teoriche in relazione alla storia dell’arte dall’età antica a quella contemporanea. Sono in grado di effettuare ricerche bibliografiche e redigere elaborati utilizzando criticamente le fonti documentarie e la letteratura relativa agli ambiti cronologici d’interesse. Sono in grado di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. Utilizzano fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento ai lessici disciplinari.
I curatori e conservatori di musei sono professionisti di elevata qualificazione in grado di accedere a funzioni e ruoli di alta responsabilità presso istituzioni museali pubbliche e private, grazie al possesso delle seguenti competenze: conoscenza avanzata delle discipline specialistiche relative alla storia dell’arte; conoscenza di metodi e tecniche avanzate e aggiornate ai fini della ricerca, dello studio, dell’analisi tecnica, della conservazione, del restauro dei manufatti artistici; conoscenza delle problematiche della progettazione, dell’allestimento, della gestione e cura museale; competenze nel campo della valorizzazione e promozione delle collezioni e della didattica museale; conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, con riferimento ai lessici disciplinari.
Sbocchi occupazionali
Istituti pubblici quali musei e gallerie, istituti di cultura, enti pubblici e territoriali; istituti o enti di diritto privato, fondazioni culturali, gallerie d’arte.
(2.5.4.5.3) OPERATORI CULTURALI IN AMBITO MUSEALE/ESPOSITIVO
Funzione in un contesto di lavoro
Operatori culturali in ambito espositivo/museale solo altre delle molteplici professionalità associate all’unico codice ISTAT (2.5.4.5.3), motivate dall’ampia differenziazione delle attività e delle figure professionali museali. All’interno di un museo, svolgono funzioni finalizzate ad attività didattiche ed educative rivolte ai differenti pubblici: cittadinanza, scolaresche, famiglie, turisti occasionali, visitatori con esigenze specifiche. Possono offrire percorsi tematici o di approfondimento all’interno di una o più raccolte o di una mostra; agendo come mediatori culturali, presentano i contenuti di un’esposizione permanente o temporanea in dialogo con differenti categorie di visitatori.
Competenze associate alla funzione
Possiedono competenze specificamente storiche-artistiche (storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea; museografia, museologia e storia del collezionismo, estetica e metodologia storico-artistica). Sono in grado di progettare un percorso didattico di approfondimento e di trasferire nella comunicazione verbale contenuti anche specialistici, rendendoli accessibili ai destinatari.
Sbocchi occupazionali
Attività didattiche museali e/o di mediazione culturale possono essere svolte presso istituzioni culturali pubbliche e private, musei, gallerie d’arte e centri espositivi, come collaborazione esterna (sia come liberi professionisti che all’interno di associazioni, cooperative, società), oppure incardinate nei servizi didattici museali interni.
(2.5.4.5.3) REGISTRAR
Funzione in un contesto di lavoro
Il Registrar è un’ulteriore professionalità associata all’unico codice ISTAT (2.5.4.5.3). Il Registrar si occupa della gestione delle opere e della loro installazione nell’ambito museale ed espositivo. Controlla gli aspetti legati alla tutela, conservazione e sicurezza delle opere nelle varie fasi di movimentazione (preparazione, imballaggio, consegna e disimballaggio dell’opera), verificando che non emergano criticità. Interagisce con le direzioni dei musei, i curatori delle mostre, i conservatori e i restauratori, gli artisti (nel caso di esposizioni di arte contemporanea), in collegamento con le imprese che si occupano del trasporto delle opere d’arte, degli allestimenti e di altri aspetti logistici. Il Registrar si inserisce nel complessivo processo di gestione/management delle opere d’arte, rapportandosi con tutte le professionalità che a vario titolo si occupano di ricerca, cura e gestione delle collezioni e delle mostre.
Competenze associate alla funzione
Il Registrar possiede una solida formazione storico-artistica, unita a un’approfondita conoscenza della tecnologia dei materiali e relative esigenze conservative. Conosce la normativa di tutela dei beni e delle attività culturali e i regolamenti per la circolazione delle collezioni museali. È in grado di contestualizzare un’opera d’arte attraverso ricerca documentale, oltre a pianificare e coordinare tutte le operazioni di assicurazione, imballaggio e trasporto delle opere sia in uscita sia in entrata, relazionandosi con le diverse professionalità coinvolte. Ha un’ottima conoscenza della lingua inglese ed elevate competenze relazionali.
Sbocchi occupazionali
Il Registrar può operare in contesti differenti: musei, reti e sistemi museali, spazi espositivi, gallerie, istituzioni culturali pubbliche e private, fondazioni ed enti territoriali.
(2.6.2.4.0) RICERCATORI E LAUREATI NELLE SCIENZE DELL’ANTICHITÀ, FILOLOGICO-LETTERARIE E STORICO-ARTISTICHE
Funzioni in un contesto di lavoro
Le professioni classificate in questo gruppo conducono ricerche nel campo delle civiltà umane, dall’antico al contemporaneo, con particolare riferimento – nel caso dei laureati magistrali della Classe LM 89 – all’ambito storico-artistico; incrementano la conoscenza scientifica, ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di gestione e di organizzazione dei sistemi sociali e produttivi; studiano il linguaggio, la letteratura, la storia, la storia dell’arte medievale, moderna e contemporanea; conservano il patrimonio artistico e documentale.
Competenze associate alla funzione
Possesso di strumentazione critica e metodologica e di conoscenze approfondite nel campo delle espressioni culturali e artistiche dal medioevo al contemporaneo, tali da consentire il lavoro di approfondimento d’indagine e di restituzione critica a livello cognitivo e interpretativo dei diversi campi d’indagine.
Sbocchi occupazionali
Incarichi all’interno di Istituti di cultura, Centri di studi e ricerca, sia pubblici che privati; incarichi specialistici presso archivi, musei e biblioteche collegati con gli specifici interessi di studio. Nel caso di questa tipologia professionale, può considerarsi un particolare caso di sbocco professionale anche la possibilità di accedere alle Scuole di Specializzazione in Storia dell’arte o ai corsi di Dottorato di ricerca (cfr. Guida CUN, p. 22), benché essi dovrebbero essere più correttamente intesi come possibilità di accesso al terzo livello di formazione.
(2.5.1.6.0) ORGANIZZATORI DI EVENTI E MANIFESTAZIONI CULTURALI
Funzione in un contesto di lavoro
I professionisti che rientrano in questo gruppo si occupano di ideare, progettare, organizzare esposizioni ed eventi culturali (mostre, rassegne, festival, convegni, ecc….) definendo, in accordo con i committenti pubblici o privati, temi e contenuti dell’evento, opere, artisti e sedi espositive necessarie per la realizzazione. In base al budget a disposizione, si occupano anche della progettazione dei cataloghi, delle pubblicazioni e dei materiali didattici previsti, concorrendo alla definizione del piano di comunicazione dell’evento.
Competenze associate alla funzione
Possiedono elevante competenze storiche-artistiche, museografiche e museologiche, oltre a conoscenze ad ampio raggio in materia di beni culturali. Possiedono elevate capacità comunicative, organizzative e di problem solving.
Sbocchi occupazionali
Istituzioni culturali pubbliche e private, musei, associazioni, fondazioni culturali, gallerie d’arte, centri espositivi.
(2.5.1.6.0) SPECIALISTA NELLE PUBBLICHE RELAZIONI, DELL’IMMAGINE E SIMILI
Funzione in un contesto di lavoro
Le professioni comprese in questa unità e riferibili ai laureati della classe LM 89 promuovono le relazioni pubbliche e l’immagine di imprese e organizzazioni culturali, scrivendo testi, selezionando e diffondendo materiale divulgativo e promozionale, organizzando eventi di particolare importanza e visibilità, attività benefiche e similari; elaborano i contenuti da pubblicare sui vari social network degli enti e delle organizzazioni per i quali lavorano, avendo cura di utilizzare codici comunicativi appropriati a differenti target; ideano e coordinano la comunicazione e le pubbliche relazioni dei musei, degli istituti e delle imprese per i quali lavorano, sia come collaboratori esterni che come risorse interne.
Competenze associate alla funzione
Conoscenza di metodi e tecniche di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale; conoscenza dei programmi di elaborazione di testi, delle tecniche di gestione di archivi e di basi di dati; capacità di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, con interlocutori specialisti e non; conoscenza dei differenti canali social sul web e dimestichezza con i rispettivi codici comunicativi; conoscenza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, con riferimento ai lessici disciplinari
Sbocchi occupazionali
Istituzioni culturali pubbliche e private, musei, associazioni, fondazioni culturali, gallerie d’arte, centri espositivi. Istituti pubblici quali musei e gallerie, istituti di cultura, enti pubblici e territoriali; istituti o enti di diritto privato, fondazioni culturali, gallerie d’arte.
Infine, i laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento secondario (cfr. Guida alla scrittura degli ordinamenti didattici 2022-2023 del CUN, p. 22), come nel caso delle professioni raggruppate nel codice ISTAT 2.6.3.2.5: Docente di scienze letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche nella Scuola Secondaria Superiore.