Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema: VERDE

VERDE

Il Seminario, “Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema”, guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con il supporto di Ludovico Brancaccio (montatore), si addentrerà nelle notti stellate di Van Gogh, in cerca delle pennellate verdi che ne percorrono i vortici. A infrangere per primo il buio cosmico è un bagliore che compare già nell’ultimo raggio del sole tramontante, sul bordo della notte: è Il raggio verde che giunge come lampo in un film di Rohmer. Il verde, che nella Teoria dei colori di Goethe è dato dalla somma del colore più prossimo alla luce, il giallo, e di quello più vicino al buio, l’azzurro, è simbolicamente il colore della soglia, illuminando i varchi di passaggio tra il fisico e il metafisico. Una costellazione di apparenze verdi percorre l’universo pirandelliano fino alle lucciole dei Giganti della montagna, somiglianti alle scie verdi dei fosfeni. Anche i fantasmi, gli extraterrestri, i mostri e tutte le esistenze oltreumane si colorano di verde. Creato vivo da materia inanimata, Frankenstein aprirà il varco a quei personaggi che, lungo il confine tra vita e morte, tracciano con le loro vicende un movimento a spirale nelle pagine e nei film. La struttura narrativa si rivelerà come un nastro di Möbius, (simbolo verde del riciclaggio) lungo il quale ‘la faccia’ rimarrà la stessa. Così accadrà, durante la sua doppia morte e rinascita, al Fu Mattia Pascal, sospeso infine nel limbo polveroso di una biblioteca, simile a La camera verde di Truffaut. Una luce verde illuminerà il molo di Daisy e l’ultima pagina del Grande Gatsby, mentre ogni desiderio sarà risospinto «senza posa nel passato». Anche La donna che visse due volte imprigionerà chi la desidera nella vertigine della sua non morte. In un controluce verde, la sua immagine di profilo farà affiorare l’archetipo della silhouette settecentesca, ombra della sua proiezione fantasmatica sul grande schermo. L’ancòra dell’amore umano troverà il suo canto nell’Inconsolabile di Achille Campanile, cantastorie.

giovedì 28 marzo, aula piovani (ore 13-15)

IL SEMINARIO CORRISPONDE A 4 CFU ed è APERTO A TUTTI