Augusto e la Campania. Da Ottaviano a Divo Augusto. 14-2014 d.C.

Le ragioni dell’iniziativa.
Il 19 agosto 2014 sono ricorsi duemila anni dalla morte di Augusto, e 77 anni dalle celebrazioni del bimillenario augusteo, che ha segnato così profondamente l’interpretazione della figura del primo imperatore di Roma. Punto di riferimento costante nella cultura occidentale, senza soluzione di continuità dall’età tardo-antica, la figura di Augusto offre inesauribili spunti di riflessione circa le dinamiche attraverso le quali il potere si afferma, si definisce e si trasforma, che si proiettano sulla complessità del presente. Il sistema delle immagini create dalla propaganda di regime costituisce un’affascinate testimonianza della comunicazione politica intercorrente tra il potere centrale ed i ceti dirigenti locali. In questo dialogo la Campania esercita una funzione strutturale alla definizione dei valori fondanti del nuovo regime.
La mostra che verrà inaugurata il 19 dicembre 2014 nel Museo Nazionale di Napoli, legata ad una serie di iniziative diffuse sul territorio, esplora dunque un segmento della grande vicenda che si svolge tra le date epocali che segnano l’affermazione politica di Ottaviano e la sua scomparsa, l’elevazione al rango di divinità di Augusto. Contemporaneamente porta al centro dell’attenzione una regione, la Campania, dalla forte e autonoma connotazione, risultato di una complessa stratificazione storica e culturale.
L’iniziativa è a cura di Carmela Capaldi e Carlo Gasparri (Dipartimento di Studi Umanistici), Teresa Elena Cinquantaquattro e Valeria Sampaolo (Soprintendenza Archeologica di Napoli).

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